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  • Immagine del redattoreCristina Ferina

L'Illusione è una Scala a Chiocciola (da salire)


Chi non è mai finito nel tunnel del "Oddio, voglio raggiungere quell'obiettivo, personale, lavorativo, cambiare quella dinamica, voglio fare quella cosa, ma non ho quello che mi serve".


A meno che non si debba scalare una montagna o immergersi negli abissi, imprese che richiedono un certo tipo di equipaggiamento tecnico, direi che già come si è è, di per sè, un'attrezzatura più che adeguata per fare ogni cosa.

Bisogna cercare di portare la dimensione psichica, emotiva e fisica più o meno allo stesso livello di efficienza.


Su un piano simbolico, significa trovare un punto dove questi tre piani si incontrano per conoscersi meglio. Perchè spesso, e me ne sono accorta soprattutto nelle sessioni, il gap nasce proprio da questa mancata conoscenza.

Corpo, mente ed emozioni. Spesso non sono consapevoli della reciproca esistenza.

Praticamente, una matassa da dipanare, e che, una volta sbrogliata, ci mostra tutta la sua potenzialità.


Facile dire sbrogliare, dipanare, sciogliere. Ma... come fare, nella pratica?

Ci sono ovviamente tanti modi per calibrare questi tre piani coesistenti; io ti posso indicare quelli che partono dal corpo, o meglio, dalla consapevolezza di avere (e di essere) un corpo.


Infatti, un primo approccio è proprio legato a doppia mandata alla Consapevolezza, che in questo caso diventa "Lo vedi anche tu che sei un corpo, vero?"

Attraverso il body scan, che è una scansione lenta e sentita dai piedi alla testa, ci rendiamo conto di averlo, e anche di come sta. (qui trovi un esempio)


Dopodichè, bisogna accedere ai piani interiori. Io lo faccio fare, dopo il body scan, tramite le sensazioni più forti che emergono, come la tensione in qualche area specifica, oppure un disagio non ben definito, o ancora calore o freddo. In genere, queste sensazioni, fungono da ancoraggio per il piano emotivo, che verrà poi brevemente indagato, giusto il tempo di definirlo (paura, ansia, rabbia...). Se vuoi saperne di più, puoi leggere qui .


Quasi automaticamente accadrà che, dal livello emotivo, si passerà a quello mentale, al pensiero, che riporta a qualche evento specifico, ad un ricordo, che ha un ruolo coerente nella nostra esplorazione.


Dopodichè, si fa un match tra i tre piani, il cui risultato diventa una parte (se non tutta) di equipaggiamento idoneo alla nostra avventura. Questa sintesi può essere un'immagine, una parola, un intento, un gesto, un atto psicomagico. Qualunque cosa sia, sarà funzionale. Anche se bizzarro avrà comunque svolto il suo compito. Anzi, più strambo è, più è efficace, completamente, e apparentemente, slegato dal contesto, perchè emerge dall'inconscio, porta con sè tutta la sua potenzialità simbolica, e agisce nel tempo onirico.


Quindi, in dotazione abbiamo tutto quello che ci serve per raggiungere i nostri obiettivi, per esaudire i nostri desideri. Non fermiamoci all'illusione di non avere quello che ci serve. Perchè è proprio l'illusione, paradossalmente, il motore che ci fa avanzare, la tigre da cavalcare, la scala a chiocciola da salire.

La spirale ascendente che, ad ogni giro, aumenta la nostra consapevolezza, la nostra autostima, e le nostre abilità. In pratica, il ciclo evolutivo.


A presto,


Cristina

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