La proiezione è una funzione della psiche che ci permette di connetterci con il mondo e con gli altri.
E’ alla base delle interazioni sociali perché crea un ponte tra le persone, favorendo, ad esempio, la costruzione di rapporti di amicizia, l'innamoramento e la comunicazione. La proiezione ci porta alla scoperta di qualità inconsce.
Come può ispirarci e motivarci, può anche causare grande angoscia trascinandoci, inconsapevolmente, nell’ombra degli altri, invitandoci a pensare altrimenti.
Altrimenti rispetto ad un passato che non ci appartiene più e ad un presente dissonante, contribuendo alla realizzazione di un tempo rinnovato, fatto di momenti autentici vissuti pienamente.
Ecco, sì, la proiezione è proprio questo: l'occasione di aderire, in modo sartoriale, a noi stessi, nello spazio che si crea tra chi sembriamo e chi siamo davvero. Una soglia da varcare per incontrare autenticità e appartenenza, dimensioni che meritano più di una rispolverata, soprattutto in questo momento storico dal quale, per una mia risonanza genetica, geograficamente collocata al confine tra quelle due terre dell'Est, mi sento toccata.
Auspico che qualcosa di sensato possa ancora accadere.
Nel frattempo, osservo la mia proiezione, ricca di aspetti simbolici, archetipici, familiari e rimango nel mio apprendimento continuo.
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