🌸 Il senso del confine individuale viene generalmente appreso durante l'infanzia. Se si è cresciuti in un ambiente dove questo aspetto è venuto meno, in età adulta è possibile sviluppare una perdita di controllo su di sé e sulle proprie emozioni. Una percezione dissociativa potrebbe caratterizzare le esperienze quotidiane; il non sentirsi pienamente nel proprio potere, invece, trasformarsi in uno stile di vita "pericoloso", una porta d'accesso, per simboliche invasioni barbariche.
Se per anni i propri confini sono stati ignorati, calpestati, oppure gestiti distrattamente, anche le relazioni ne risentono.
🎯 Per ripristinare confini sani, ci si affida, come sempre, al corpo. Si porta l'attenzione al sentire fisico, alle sensazioni sottili, al respiro, al radicamento. Un modo per comprendere se si è sintonizzati sulle frequenze del "sì" o del "no", se ci si trova sulla strada che porta dalla confusione alla chiarezza, con leggerezza, è riconoscere e onorare la presenza dei confini nel proprio corpo, individuando, come di consueto, i segnali di trasformazione, i contenuti simbolici di una nuova storia personale.
💪 Consolidare i propri confini è una conquista costante della propria autenticità, una ciclicità spiralica che rappresenta evoluzione, volontà di cambiamento, maturità e consapevolezza.
🌀 Prenditi il tempo per capire la natura dei tuoi confini, riportando alla memoria qualche situazione di vita personale dove hai dovuto fare delle scelte, anche molto semplici e di ordine pratico, o relazionarti con qualcuno. Come risponde il tuo corpo? Quali segnali invia? In che modo aderiscono all'esperienza?
📝 Trova le parole più adatte per descrivere ciò che stai sentendo, evidenziando quelle più significative e inseriscile in un contesto narrativo. Questa azione porterà alla luce aspetti di te non ancora conosciuti, indispensabili alla definizione dei tuoi confini personali... un po' come se guardassi il mondo da quella che diventerà la "finestra di tolleranza" (di cui parlerò prossimamente)
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