Nella tradizione simbolica, la Luna rappresenta l'incontro con la parte più umbratile e mutevole. Si dice spesso "hai le lune" per indicare un cambiamento repentino di umore. In genere, nel tempo è stata enfatizzata l'immagine meno nobile di questo astro, mentre la luna, anzi, una certa lunaticità, può essere funzionale.
E non poco.
Solo che, perchè la sua forza diventi nostra alleata, va educata. Se luna equivale a mutevolezza, in un certo senso, vuole anche dire che luna è potenziale flessibilità, adattamento.
L'effetto delle due parole è diverso. Mutevolezza è qualcosa che cambia come gira il vento, con accezione negativa; flessibilità, invece, implica consapevolezza, di pensiero e di azione.
Siamo mutevoli quando non abbiamo un centro. Siamo flessibili, e possiamo solo esserlo, se abbiamo un centro. La flessibilità ci modella impiegando intelligentemente le risorse a disposizione, senza farci cadere. La mutevolezza ci prende e ci sbatte, simbolicamente, a terra o contro un muro.
La luna è anche l'eccellenza della dualità luce e ombra.
Chissà cosa succede nella faccia in ombra mentre a noi compare quella illuminata da sole. La storia insegna che l' ombra è brutta e cattiva, al contrario di quella in luce. Invece, è proprio nel lato ombra che si nasconde la Bellezza: risorse, creatività, visione, soluzioni, strategie, storie ancora da raccontare.
Allora, via all'incontro con l'ombra e la mutevolezza, le pecore nere, che sono entrambe crescita ed evoluzione.
Iniziamo, riconoscendo in noi l'archetipo lunare incarnato, che è anche capacità introspettiva, di analisi, di esprimere i nostri sentimenti, e poi le alleniamo con semplici esercizi, come questi:
-Qual è stato il momento in cui la mia visione introspettiva mi ha aiutato a superare una fase difficile?
-Quando ho dovuto esprimere i miei sentimenti in modo calmo ed equilibrato?
-Quando la mia analisi di quell'evento mi ha portato inaspettatamente al successo?
La risposta, dopo una ricerca mentale degli eventi, datela con il corpo. Rispetto a ciò che emerge, vi verranno da fare dei movimenti, dei gesti, oppure, al contrario, sentirete di dover rimanere fermi.
Sarà la modalità simbolica con cui il vostro corpo esprime quello specifico aspetto archetipico, appartenente al lato luce della luna, che spalanca le porte alla relazione con l'altra faccia, quella in ombra, ed offre la chiave per aprire il forziere del vero tesoro.
Il simbolo, espresso con il corpo, offre la grande opportunità di agire senza dare spiegazioni, e di unire le due parti, luce e ombra, per trasformare in risorsa quello che in apparenza sembra solo un guaio.
Così, l'indolenza diventa propositività, l'insicurezza assume il volto della risolutezza, l'incostanza si trasforma in desiderio di produrre un planning con l'obiettivo di raggiungere risultati intermedi (che si tratti di palestra, di dieta o di lavoro).
La luna, come tutti gli archetipi, contiene lato luce e lato ombra, ma è anche, come ho scritto prima l'espressione massima di questa dualità.
Quindi, l'invito del titolo, di guardare all'altra faccia della luna, quella in ombra, vale per tutti i lati ombra degli archetipi... ma anche delle situazioni che, a loro volta sono grandi temi archetipici e mitici.
Spesso, ciò che ci serve davvero, giunge a noi dopo essere prima passato dall' (apparente) oscurità perchè il torbido, in fondo, ha anche una funzione fertilizzante.
Buona settimana,
Cristina