La volta scorsa abbiamo iniziato a lavorare con il primo movimento del Bodytelling: Osservare. Spero che l'esperienza di ti sia servita per vedere delle cose di te (atteggiamenti, sensazioni, emozioni) di cui non ti eri mai accorto prima (le punticine degli iceberg)
Osservarsi, senza giudizio, non è cosa semplice perché può svelare aspetti di cui non siamo consapevoli, mettendoci di fronte all'eventualità di cambiare (altra cosa di non facile applicazione).
Oggi, ti propongo di Sentire (ma non con le orecchie, almeno non quelle che abbiamo ai lati della testa), utilizzando un udito interno, più profondo, che arriva a cogliere suoni e melodie ancora inascoltate. Prova a tendere questo orecchio simbolico a come risuonano, dentro di te, le situazioni che hai scritto nei petali del mandala; nel fare questo ti invito ad associare, agli eventi vissuti, due parti del tuo corpo, quelle che si sono sentite più coinvolte, provando ad attribuire un “ordine di intensità”. Poniamo il caso che tu abbia messo nei petali l'incontro con il tizio al bar. Questo evento potrebbe essere associato alle mani e agli occhi.
Oppure, la mamma della compagna di tua figlia, ai piedi e alla bocca... e così via... Porta dentro di te quello che vivi, "lascia parlare la materia" e fa' che quest'ultima ti penetri, mentre segue un ordine di intensità. Ciò che senti più intenso tocca le tue corde più profonde.
Può sembrarti un esercizio molto strano, io stessa ogni tanto lo penso, ma il linguaggio del corpo comunica attraverso un codice (l'ho capito con il tempo), quello somatico, che segue una logica diversa da quella cognitiva.
Non ti spaventare! Tutto quello che stai facendo conduce ad un risultato funzionale. Affidati alla saggezza antica del tuo corpo, che sa perfettamente cosa ti sta comunicando.
SECONDO MOVIMENTO - SENTIRE
Come ho scritto prima, ciò che conta è dare un ordine di intensità a partire dagli abbinamenti che senti meno "forti" fino a quelli che vibrano di più, e quindi più vicini alla tua parte viscerale: la direzione va dall'esterno verso l'interno.
Gli abbinamenti da comporre sono Situazione - 2 Parti del corpo, o meglio, Scena e Protagonisti... ad esempio, Bar - Mani - Viso, Scuola - Piede Destro - Piede Sinistro, Suocera - Stomaco - Fegato, Cena di Famiglia - Gambe - Mani... e così via.
Vedili come i protagonisti di un film (o di un libro) che si muovono nel loro ambiente.
Quando hai completato, stai un attimo in contemplazione e accogli ciò che ti arriva. Dopodichè, scegli il grafico che preferisci e riporta i tuoi abbinamenti. Ognuno ha una forma diversa.
- Il primo è una piramide e segue un ordine gerarchico preciso. Parti dalla base. - Il secondo ha delle intersezioni: alcune situazioni sono correlate, dipendono l'una dall'altra. - Il terzo ricorda un po' una ciambella. Quello al centro può anche essere visto come un buco... vedi se è il caso di "buttarci" dentro qualcosa. Scrivi negli spazi già definiti, se non bastano aggiungi tu delle linee di separazione.
Quando hai terminato, chiediti se tutte le parti del tuo corpo sono al posto giusto. Se qualcosa non ti torna, prova a rivedere l'ordine degli abbinamenti, se non addirittura gli abbinamenti stessi, cercando di trovare la miglior combinazione possibile; in fondo, penetrare nella consapervolezza del corpo, è un po' come cercare di aprire una cassaforte.
Non avere fretta, e ripeti l'esercizio fino a quando ne senti il bisogno. Ricordati che ti stai deframmentando, come la memoria di un computer, per tornare ad essere un intero, e lo stai facendo attraverso esperienze quotidiane, ma l'esercizio può essere esteso a tutto ciò che si è presentato, si presenta, e si presentaerà nella tua vita.
Se qualcosa non ti torna, io sono qui ;)
Buon lavoro!
A presto,
Cristina