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Il Tuo Corpo Racconta (un workbook virtuale): Osservare

  • Immagine del redattore: Cristina Ferina
    Cristina Ferina
  • 22 gen 2018
  • Tempo di lettura: 3 min

Ho pensato di regalarti questo piccolo workbook virtuale per aiutarti ad impostare un dialogo un po’ diverso con il tuo corpo. E' un programma molto semplice, si tratta di incontrare per la prima volta i cinque movimenti del Bodytelling (qui ti presento il primo). Come bodyworker, e avendo anche una formazione umanistica, ho pensato di unire questi due mondi, apparentemente lontani, per fondare... il "regno di Bodytelling".

Questa parola composta nasce dall'unione di Bodywork (lavoro con il corpo) e Storytelling (narrare storie). Il corpo ha una sua precisa abilità espressiva, che è un vero e proprio linguaggio narrativo.

Cosa ti serve per iniziare? Curiosità, creatività, spirito di osservazione, ascolto, presenza, per scoprire che ogni momento è buono per fare due chiacchiere con chi ti conosce meglio e da sempre: il tuo corpo. Quindi , buon lavoro!


PRIMO MOVIMENTO - OSSERVARE


Lo spettatore

Oggi è un giorno in cui, qualsiasi cosa tu faccia (andare a lavorare, a trovare la mamma, portare i bambini a scuola, il gatto a fare la toelettatura, cucinare...) sarà solo quella cosa lì, senza giudizio.

Giudicare funziona come un rimprovero continuo. Rimprovero dopo rimprovero, finisci come il disegno astratto qui sotto: FRAMMENTATO e OPACO.


Un disegno frammentato, e in dissolvenza, è esteticamente accattivante: richiama la sensibilità interpretativa e la voglia di riempire gli spazi vuoti ma per te, che sei una persona in carne ed ossa, essere frammentato non va bene.

Più sei frammentato, meno sai chi sei, quindi cosa fare, dove andare... insomma, hai perso la bussola! Questo piccolo programma ti aiuta recuperare qualche pezzettino sparso, tornare di nuovo UN INTERO e osservare ciò che ti sta di fronte con una visione rinnovata. Come quando guardi dai vetri appena puliti di una finestra.


Mentre fai tutte le cose che riempiono la tua giornata, immaginati seduto davanti a te ad osservarti nell'ambiente in cui ti muovi, Presta attenzione alle tue posture, alle tue reazioni, alle parole che usi, alla gente che incontri, alle situazioni in cui ti trovi. Nota, con estrema semplicità, e ricorda che è proprio nella semplicità che risiede l'efficacia dei tuoi gesti. La semplicità è la tua risorsa di base.

Lasciati catturare dai dettagli più significativi, quelli nuovi ma anche quelli ricorrenti. Quelli che sbucano inaspettati, come un vecchio amico che viene a farti visita a sorpresa. E, da questi ultimi, lasciati incantare.


Ti faccio qualche esempio... Quel tizio al bar che ti ha allungato le bustine di zucchero per il caffè oppure che, distrattamente, ti ha urtato e per questo hai rivesciato il caffè. O ancora, la mamma della compagna di classe di tua figlia che ti ha ubriacata di parole all'uscita di scuola su quella cosa che sarà importante fare e discutere e bla bla bla... ecco, oggi, semplicemente, osserva e osserva-TI in tutte queste situazioni. Stasera, quando torni a casa, riporta nel mandala qui sotto (puoi stamparlo, disegnarlo, o farne uno diverso) SOLO quello che è stato significativo, partendo dai petali più esterni (potresti non riempirlo tutto ma non importa!).


Probabilmente l'esercizio potrebbe ipnotizzarti un pochino (anche per la funzione stessa del mandala che cerca di "catturarti l'anima"...); se così fosse, don't worry, rafforza, se riesci, la tua presenza facendo un bel respiro, riaprendo gli occhi e muovendo le dita dei piedi per sentire meglio il radicamento con la terra. Quando hai terminato, chiudi. Lascia che la mente non influenzi il lavoro che hai fatto. Sarà qualcosa più in profondità a raccontare.

Nei giorni successivi, prova a rileggere quello che hai scritto, tieni un diario dei sogni e di quello che ti succede. Se vuoi, puoi rifare l'esercizio del mandala fino a quando non ti darò le istruzioni per mettere in pratica il secondo movimento, SENTIRE, ma per ora entra in confidenza con l'osservazione, che è fondamentale per creare un buon "campo".


A presto!


Cristina



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